Che cos’è il Disturbo Bipolare?
Il Disturbo Bipolare è un disturbo caratterizzato da oscillazioni insolite del tono dell’umore. Tali oscillazioni consistono nell’alternanza di uno stato depressivo e uno maniacale o ipomaniacale, o nella presenza di un episodio misto. In genere le fasi depressive della depressione bipolare tendono a durare più a lungo di quelle maniacali o ipomaniacali: di solito durano da qualche settimana a qualche mese, mentre le fasi maniacali o ipomaniacali durano una-due settimane. A volte, nel disturbo bipolare, il passaggio da una fase all’altra è rapida e immediata; altre volte, invece, è intervallata da un periodo di umore normale. Alcune volte il passaggio di fase nel bipolarismo è lento e subdolo, mentre altre volte può essere brusco e improvviso. Il disturbo bipolare colpisce il 3% circa della popolazione in modo grave e un altro 7% in modo meno grave. L’età media di esordio del primo episodio maniacale, ipomaniacale o depressivo è di circa 18 anni per il disturbo bipolare. Va però sottolineato che l’esordio si può verificare in qualsiasi momento della vita, compresi gli esordi a 60/70 anni. La sintomatologia, se la patologia non viene curata, è presente per tutta la vita, spesso aggravandosi. Questo disturbo colpisce in eguale misura maschi e femmine.
Le fasi depressive nel disturbo bipolare si caratterizzano per un umore molto basso, una sensazione che niente sia più in grado di dare piacere e una generale tristezza per la maggior parte del giorno. In linea di massima, le fasi depressive non si differenziano dagli episodi depressivi della depressione maggiore unipolare. Durante queste fasi del bipolarismo, quindi, il sonno e l’appetito possono risultare facilmente alterati; la capacità di concentrazione e la memoria possono essere molto minori. A volte, sempre durante le fasi depressive, le persone affette dal disturbo bipolare pensano ricorrentemente al suicidio.
Le fasi maniacali nel bipolarismo, in alcuni casi, vengono generalmente descritte come l’esatto contrario di quelle depressive, ovvero caratterizzate da un umore alquanto elevato, dalla sensazione di onnipotenza e da un eccessivo ottimismo. In queste fasi, i pensieri si succedono molto rapidamente nella mente del paziente affetto da disturbo bipolare al punto da diventare così veloci che risulta difficile seguirli. Il comportamento può essere iperattivo, caotico, fino al punto di rendere il paziente inconcludente. L’energia del paziente bipolare in fase maniacale (o ipomaniacale) è talmente tanta che spesso il soggetto non sente la necessità di mangiare o di dormire e ritiene di poter fare qualsiasi cosa, al punto da mettere in atto comportamenti impulsivi, come spese eccessive o azioni pericolose, perdendo la capacità di valutare correttamente le loro conseguenze. Son frequenti veri e propri disturbi del controllo degli impulsi (dipendenza da gioco d’azzardo, shopping compulsivo, sesso promiscuo, uso di sostanze, ecc…)
In molti casi, tuttavia, la fase (ipo)maniacale del disturbo bipolare, non si caratterizza per un eccesso di euforia e di grandiosità, bensì per un umore disforico, cioè per un senso costante di rabbiosità e ingiustizia subita, che si traduce in irritabilità e intolleranza e, spesso, in aggressività espressa, sempre senza valutare correttamente le conseguenze dei propri comportamenti.
Gli episodi gravi di mania o di depressione possono includere i sintomi psicotici, come i deliri e le allucinazioni. I deliri sono idee o convinzioni sbagliate e persistenti anche in presenza di dati reali contrari, mentre le allucinazioni consistono in false percezioni in assenza di uno stimolo esterno reale, come per esempio udire delle voci che nessuno sente. I sintomi psicotici nel disturbo bipolare tendono a riflettere la fase dell’umore. Ad esempio, i deliri di grandezza possono verificarsi durante la mania; i deliri di colpa possono comparire durante la depressione. Il Disturbo Bipolare può presentarsi in associazione con i Disturbi di Personalità, Disturbi d’Ansia, Disturbi del Sonno, Deliri, Abuso di Alcol e di Sostanze.
Si distinguono due forme di Disturbo Bipolare:
- Disturbo Bipolare I, caratterizzato da episodi depressivi e episodi maniacali;
- Disturbo Bipolare II, caratterizzato da episodi depressivi e episodi ipomaniacali. Rispetto al Disturbo Bipolare I, questo disturbo presenta episodi depressivi di minore intensità ed episodi esclusivamente ipomaniacali.
- Disturbo Ciclotimico
- Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato (sintomi insufficienti per porre la diagnosi di uno dei disturbi sopra citati).
I sintomi del Disturbo bipolare sono:
Episodio Depressivo Maggiore
Per la diagnosi di depressione è necessario un periodo di almeno due settimane con perdita di interesse o di piacere in tutte o buona parte delle attività. La depressione bipolare deve essere abbastanza grave da produrre una modificazione nell’appetito, nel peso corporeo, nel sonno o nella capacità di concentrarsi così come deve essere presente un sentimento di colpa, di inadeguatezza o disperazione; possono anche essere presenti pensieri di morte o suicidio.
Durante un episodio depressivo, diversi dei seguenti sintomi del disturbo bipolare sono presenti:
- Costante depressione del tono dell’umore o disperazione
- Grave riduzione di interessi o di piacere in tutte o nella maggior parte delle attività
- Perdita o incremento del peso corporeo o dell’appetito
- Aumento o riduzione del sonno
- Agitazione o rallentamento
- Affaticamento o perdita di energia
- Sentimenti di inadeguatezza, di colpa e/o perdita dell’autostima
- Incapacità di concentrarsi e di prendere decisioni
- Pensieri di morte o suicidio
Episodio maniacale
Nella fase maniacale, deve presentarsi un distinto periodo di anormale e persistente elevazione del tono dell’umore, con caratteristiche di espansività o irritabilità. I disturbi dell’umore devono essere abbastanza gravi da compromettere le attività di studio, di lavoro o le capacità di relazione sociale.
Durante un episodio maniacale, diversi dei seguenti sono presenti:
- Aumento dell’autostima o grandiosità
- Diminuito bisogno di sonno
- Maggiore loquacità con difficoltà a frenarla
- Volubilità nel cambiare opinione (il paziente non si accorge che i suoi pensieri cambiano facilmente)
- Distraibilità (il paziente può porre attenzione a particolari insignificanti ignorando elementi importanti
- Aumento delle attività finalizzate
- Agitazione mentale o fisica
- Eccessivo coinvolgimento in attività che possono avere conseguenze pericolose (esempio: spendere molto denaro o intraprendere attività sessuali inusuali per la persona)
Episodio ipomaniacale
Le persone con Disturbo Bipolare tendono a essere estroverse e competitive; utilizzano spesso l’attività come mezzo per combattere la depressione.
Per almeno 4 giorni interrottamente, l’umore della persona è espansivo, euforico o irritabile in modo anormale e persistente. Secondo il DSM-V, durante tale periodo sono presenti almeno tre o più dei seguenti sintomi o almeno quattro se l’umore è solo irritabile:
- Autostima ipertrofica o grandiosità;
- Ridotto bisogno di sonno;
- Spinta continua a parlare;
- Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente;
- Distraibilità;
- Aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale);
- Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose, come eccessi nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti avventati.
Episodio misto
Per almeno una settimana, quasi ogni giorno, si alternano l’episodio depressivo maggiore e l’episodio maniacale. I sintomi consistono in depressione e irritabilità o euforia e si presentano contemporaneamente o in rapida successione.
La maggior parte delle ricerche tende ad affermare che il Disturbo Bipolare è la conseguenza di uno squilibro chimico in alcune parti del cervello, si propende per un’ipotesi multifattoriale nella genesi della malattia. Altri studi tendono ad affermare che è la conseguenza di un danneggiamento nella funzionalità dei connettori intercellulari (il sistema motore all’interno delle cellule nervose) in alcune specifiche zone del cervello. Vi è comunque una predisposizione genetica a questa patologia. Il Disturbo Bipolare tende a caratterizzare gruppi familiari e parenti stretti di persone affette sono più facilmente colpiti dallo stesso disturbo. Va detto che la predisposizione genetica costituisce solo un importante fattore di vulnerabilità, in quanto altri fattori possono svolgere un ruolo importante, come gli eventi di vita stressanti, l’abuso di sostanze stupefacenti, l’abuso di alcol ecc. La combinazione tra questi fattori e quelli genetici causa la malattia. Si annoverano altre cause scatenanti: la cura della depressione con farmaci antidepressivi può innescare manifestazioni maniacali in soggetti predisposti, la mancanza di sonno può portare ai problemi maniacali, l’ipertiroidismo può condurre alla depressione ed a sbalzi di umore.
Quale terapia?
La cura del disturbo bipolare è centrata principalmente sulla farmacoterapia, a base di farmaci stabilizzanti dell’umore e antidepressivi (triciclici o SSRI), sotto attenta e continuativa supervisione medico-specialistica.
Tra gli stabilizzanti il litio è spesso usato nel trattamento della mania in fase acuta, ma la sua indicazione principale riguarda l’azione di prevenzione delle crisi sia maniacali che depressive. L’acido valproico e la carbamazepina sono ugualmente usati nella cura del disturbo bipolare in fase di mania acuta così come nella prevenzione delle ricadute.
Antipsicotici o neurolettici, sono usati nel trattamento della mania nella fase acuta e meno nella fase di mantenimento. Altri farmaci come le benzodiazepine sono anche usati nel trattamento acuto della mania.
Gli antidepressivi sono utilizzati nelle fasi depressive per la cura della depressione bipolare: è importante ricordare sempre che generalmente gli antidepressivi richiedono dalle 2 alle 6 settimane per risultare efficaci. In alcuni casi gli antidepressivi possono indurre un viraggio dalle fase depressiva alla fase maniacale e questa evenienza richiede naturalmente una attenzione particolare.
Sfortunatamente per alcuni pazienti può essere necessario del tempo prima di trovare la terapia efficace.
Molte ricerche hanno dimostrato che, per avere una maggiore stabilità dell’umore, è necessario associare ad un trattamento farmacologico (che rimane fondamentale), una psicoterapia, in cui possono essere posti vari obiettivi tra cui aiutare la persona a seguire la terapia farmacologica; è infatti dimostrato che, se non sono seguite, le persone tendono a “dimenticare” di assumere la terapia: occorre mantenere ed aumentare la motivazione della persona ad assumere la terapia. Ciò accade perchè spesso le persone che sono in fase maniacale si sentono bene, piena di energia, acritiche riguardo ai loro comportamenti, per cui tendono a vedere la terapia come un modo per rallentarli, “ottunderli”. O per dirla come un paziente è “come scendere da una Ferrari per andare su una utilitaria“. Inoltre è importante aiutare la persona a riconoscere rapidamente i sintomi iniziali delle due fasi, in modo che sappia come comportarsi e come impedire il precipitare della situazione.