La psicoterapia di coppia è un intervento terapeutico finalizzato ad aiutare i coniugi/conviventi in difficoltà a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme.
Negli ultimi trenta/quarant’anni vi è stata una continua e rapida evoluzione sociale che vede la nascita di una coppia e/o di una famiglia, in progressiva trasformazione. Le situazioni familiari non sono più stabili ma «liquide» (Bauman, 2003), in cui figli e partner si sperimentano in combinazioni a volte inusuali e molto diverse rispetto agli inizi dello scorso secolo.
Oggi, la famiglia e dunque la coppia sembra mettere in secondo piano il legame di parentela in quanto tale, ponendo una maggiore attenzione all’aspetto affettivo della relazione, identificato con la piena soddisfazione dei partner.
Le relazioni di coppia rappresentano, un baricentro importante nella vita affettiva degli esseri umani; rispondono ai bisogni di intimità e vicinanza, di amore e protezione, è quindi un luogo che rappresenta una fonte di conforto affettivo in una condizione di stabilità. La relazione di coppia ha la caratteristica di essere dinamica, in continua trasformazione.
I sentimenti e le emozioni della fase dell’innamoramento si trasformano in un sentimento più profondo e stabile, un rapporto d’amore. Nella coppia si portano desideri, aspettative e proiezioni che si intrecciano e, a volte, si oppongono a quelli dell’altro. Ma nel tempo, una coppia attraversa molte vicende sia interne sia esterne che possono incidere e cambiare la sintonia del rapporto iniziale. Le esperienze della vita, possono arricchire la coppia ma al contempo mettere a dura prova, le emozioni, i desideri, i sentimenti. Non sempre la coppia riesce ad affrontare alcune esperienze cruciali della vita in parallelo. Le persone all’interno della coppia possono quindi sentirsi sole, cambiate, non capite, non ascoltate, non supportate. Ognuno alza il proprio muro e nei rispettivi dolori il non dialogo o il dialogo rivendicativo può diventare la barriera che separa e che divide.
Una coppia funziona quando favorisce lo sviluppo emotivo e la crescita personale di entrambi ma, in alcuni momenti, può accadere che ciò venga meno: la coppia entra in una situazione di stallo che genera sofferenza reciproca. Accade quindi che ciascuno si concentra principalmente sui propri bisogni e tende a mettere in luce le colpe dell’altro. Le discussioni e litigi diventano i protagonisti della vita di coppia. Questa situazione può essere determinata da diversi fattori: mancanza di fiducia e intimità, disaccordi sulla gestione della vita familiare o di coppia, disagio nei rapporti con le famiglie d’origine, depressione, difficoltà nell’affrontare un cambiamento. Alcune coppie in crisi, prima di giungere alla scelta di lasciarsi, decidono di intraprendere una terapia di coppia, per tentare di salvare il loro rapporto
È importante sottolineare che le difficoltà, i litigi o le incomprensioni fanno parte delle relazioni umane e quindi a maggior ragione nelle relazioni di coppia; la difficoltà non risiede nel fatto di non avere conflitti, ma nel non saperli gestire e/o affrontare.
In sintesi quando è indicata la terapia di coppia:
- 1. entrambi i coniugi/conviventi sono motivati a rendere la loro relazione più soddisfacente
2. il conflitto tra i coniugi/conviventi è distruttivo e logorante
3. manifesto disagio di uno o entrambi i coniugi/conviventi
4. per sostenere il partner/convivente in un momento di grossa difficoltà (malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, ecc.)
5. il rischio di coinvolgere i figli nel conflitto di coppia è elevato
6. nel caso in cui il conflitto cronico nella coppia crea un disagio psicologico nei figli
Quale Terapia?
Ma in cosa consistente intraprendere una terapia di coppia?
Come dice la parola stessa la terapia si rivolge ad entrambi i membri della coppia, non è quindi una terapia famigliare (non vengono cioè coinvolti i figli) ne vi è la sola presa in carico del singolo.
Entrambi i partner quindi hanno la possibilità di raccontare le loro emozioni, i loro pensieri, i propri punti di vista. La domanda che più spesso ci sente dire è: “ci dica chi ha ragione!” oppure “chi è che sbaglia tra i due?” La coppia spesso chiede al terapeuta di prendere una posizione, di scegliere chi ha torto e chi ha ragione, come se si fosse di fronte ad un giudice. Spesso, la parte più difficile è proprio quella di spigare che il ruolo del terapeuta non è quello di schierarsi, di giudicare, ma di accogliere i vissuti di entrambi che possono essere diversi e contrastanti ossia il motivo per cui sono in terapia.
L’obiettivo della terapia di coppia è quello di fornire loro una nuova chiave di lettura dei loro comportamenti, dei propri ruoli vecchi e nuovi, al fine di individuare e apportare dei cambiamenti che possano ristabilire serenità ed equilibrio all’interno della coppia stessa. A volte le coppie stesse hanno la consapevolezza che il loro rapporto fortemente in crisi, può essere in una fase di non ritorno o comunque fortemente compromessa ma decidono di farsi aiutare nell’affrontare psicologicamente l’eventuale fine del rapporto laddove, soprattutto in presenza di figli, il continuo litigio o indifferenza logora l’intero nucleo famigliare.
Lo scopo di una terapia è anzitutto quello di favorire la costruzione di un ambiente tranquillo, in cui cui le difficoltà relazionali possono essere comunicate e negoziate, può esserci un aumento
dell’accettazione reciproca, può esserci una diminuzione un’attenuazione della crisi, il miglioramento della comunicazione e della risoluzione dei problemi, la costruzione di un legame di
attaccamento, il miglioramento della complicità dei partner e l’incremento della sessualità. La terapia di coppi,a può essere quindi un’occasione importante di cambiamento nella quale i partner mettono in luce aspetti chiave della loro personalità ossia le strategie di base per regolare la le proprie emozioni e cognizioni che compongono il senso di sé.