Ai nostri amici e compagni di viaggio… “animali” speciali!

Puoi conoscere il cuore di un uomo 
già dal modo in cui egli tratta gli animali.
(Immanuel Kant)

L’estate sta volgendo al termine e come ogni anno, le cronache ci hanno riportato storie ed immagini di animali abbandonati, terrorizzati e uccisi per gli incendi, altri per sfregio, per divertimento e per tanti altri incomprensibili motivi che per chi ama gli animali risuonano come un dolore nell’anima. 

Alda Merini scriveva:

“Perché amo gli animali?

Perché io sono uno di loro.

Perché io sono la cifra indecifrabile dell’erba, il panico del cervo che scappa, 

sono il tuo oceano grande

e sono il più piccolo degli insetti. 

E conosco tutte le tue creature:

sono perfette 

in questo amore che corre sulla terra 

per arrivare  a te.” 

Per tante persone che odiano e non rispettano gli animali, ce ne sono tante altre che invece se ne circondano, se ne innamorano, li curano, li coccolano e li viziano. 

Si stima (dati Eurispes) che nelle case degli italiani ci siano circa 60 milioni di animali domestici, tra pesci, uccellini, gatti, cani, roditori, rettili, ecc.

Secondo alcune ricerche, molte persone considerano il proprio animale domestico un membro della famiglia; spesso si dialoga con loro, si litiga, ci si scambia tenerezze. Comune a molti l’esperienza del dentro o fuori dal letto che assume spesso una vera e propria lotta tra proprietari ed animali, in cui i primi o si arrendono per sfinimento o anche per piacere, o delimitano chiari e netti confini ( ma sono la minoranza).

 A ognuno il suo “animale”, a ogni animale il suo “umano”, lì c’è un incontro, un amore, un patto, un darsi e un ricevere.

Le scienze psicologiche si occupano sempre più spesso di indagare la relazione tra esseri umani e animali. Molti studi dimostrano l’importanza che gli animali hanno nella vita quotidiana. Per i bambini l’accudire un animale può essere una fonte di educazione e trasmissione di valori importanti come il rispetto, la responsabilità, l’amicizia, la pazienza, la sensibilità, che vengono promosse nell’interazione quotidiana con l’animale. Gli adulti  che si prendono cura di un animale sembrano avere relazioni sociali più solide e sono meglio inseriti nella vita della loro comunità. 

Il legame con cani, gatti e altri amici animali aumentano le relazioni sociali, sviluppa empatia e altruismo, migliora le doti di leadership e rafforza l’autostima. Nota è l’influenza positiva che gli animali hanno sulle persone anziane, migliorandone la qualità della vita, motivandoli a rimanere attivi, occupandosi di loro, favorendo la sensazione di sentirsi di nuovo utili, riempiendo al contempo vuoti e solitudini che sovente il tempo porta con sé. La compagnia di un animale domestico dunque può svolgere importanti funzioni sia di supporto contro la solitudine e l’isolamento sia di vero e proprio sostegno sociale, aspetto questo ultimo ritenuto un’importante fattore protettivo contro problemi e disturbi di natura psicofisica, perché in grado di stimolare le funzioni del sistema immunitario. Anche semplicemente accarezzare un animale costruirebbe un potente fattore calmante del sistema neurovegetativo, ossia un calmante sul battito cardiaco e la respirazione, ed inoltre un aiuto importante per migliora il tono dell’umore in persone che soffrono di depressione. Molti ospedali o associazioni propongono la Pet-teraphy (terapia dell’animale da affezione) una co-terapia che si affianca a tradizionali cure, trattamenti ed interventi socio-sanitari già in corso. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, non ha pregiudizi. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani si riduce di solito solo al linguaggio verbale. Ma questo è un beneficio secondario, il primario rimane l’amore che sanno donarci e l’amore che ci insegnano a trasmettere, incondizionatamente senza se e senza ma. 

Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici

 che siamo disposti a fare per loro. (Konrad Lorenz)