Fai bei sogni
di Massimo Gramellini (2012)

Fai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant’anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. Fai bei sogni è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. 

 “Gli affetti dell’infanzia si imprimono nel cuore come tatuaggi indelebili. Quando sembrano morti sono solo svenuti. E possono riprendere a vivere senza bisogno di troppe spiegazioni.”

“Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.”

“La mia sola consolazione, quando salivo per coricarmi, era che la mamma venisse a darmi un bacio non appena fossi stato a letto.”

“Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più.”

“Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.”

“Non è poi così vero che si desidera ciò che non si è mai avuto. Quando si sta male, si preferisce ciò che ci appartiene da sempre.”

“Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo.”

“I ricordi dolorosi non si possono eliminare. Quello che si può eliminare è il dolore associato ai ricordi.”

“Avevo scelto l’università e la ragazza sbagliate per timore di inseguire i miei sogni. Era scontato che andassi a sbattere.”

“C’è sempre più amore in chi rimane che in chi se ne va.”

“Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo.”

“Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere.”

La felicità non è figlia del mondo, ma del nostro modo di rapportarci a esso. Non dipende dalla ricchezza, dalla salute e neanche dall’affetto di un’altra persona. Dipende solo da noi.

Ancora una volta mi ero illuso che la vita fosse una storia a lieto fine, mentre era soltanto un palloncino gonfiato dai miei sogni e destinato a esplodermi sempre fra le mani.

“Non è poi così vero che si desidera ciò che non si è mai avuto. Quando si sta male, si preferisce ciò che ci appartiene da sempre.”