Ma quanto è difficile dormire bene!

               

Se nel sonno la coscienza si addormenta,
nel sogno l’esistenza si sveglia.
Michel Foucault 

Un italiano su tre soffre di disturbi di ansia e stress. Molti dati indicano che sono in aumento le persone che soffrono di disturbi del sonno; in Italia sono circa 9 milioni le persone che dichiarano di dormire male. Gli impegni da affrontare sono sempre più numerosi, lo stress che si genera a sua volta aumenta lo stato d’ansia provocando stanchezza e irritabilità. In questi mesi, oramai   quasi un anno, anche chi non aveva sofferto di difficoltà nel sonno, ha iniziato a dormire male, non più tanto condizionati dallo stress dei mille impegni, ma dalla paura, dall’incertezza, dalla preoccupazione per gli affetti, di salute, economica ecc…

Al contrario oggi abbiamo ritmi molto più blandi che caratterizzano le nostre giornate, più monotone, più annoiate, in cui ci si muove meno, che possono influire negativamente sulla qualità del sonno influenzando negativamente quindi il naturale ciclo del ritmo sonno-veglia, come ad esempio:

  • difficoltà ad addormentarsi; 
  • risvegli durante la notte;
  • sogni angoscianti
  • sonno leggero o disturbato;
  • risvegli precoci al mattino.

Esistono vari tipo di insonnia: quella occasionale che dura pochi giorni, quella transitoria che dura qualche settimana, quella cronica che persiste nel tempo. 

Si parla inoltre di “insonnia iniziale” quando è presente una difficoltà nell’addormentarsi, di “insonnia centrale” quando il sonno non è continuo ed il soggetto è disturbato da continui risvegli e di “insonnia terminale” quando il risveglio mattutino è precoce.

Il ritmo sonno-veglia può quindi subire una alterazione; intendendo per ritmo sonno-veglia una sorta di orologio biologico che determina puntuali condizioni del nostro corpo.; un sistema interno che  si basa su stimoli provenienti dall’esterno e ogni giorno viene regolato da molteplici fattori.

La crisi creata dal Covid-19, ha tolto il sonno a tante persone; secondo uno studio dell’IRCCS dell’Ospedale San Raffaele di Milano oltre il 56% di persone che hanno avuto il Covid-19 hanno riscontrato disturbi nello spettro depressivo, disturbi post- traumatico da stress, ansia, insonnia fino ad arrivare ad una sintomatologia ossessiva- compulsiva (rituale ad esempio del lavarsi le mani compulsivamente.) Le donne in particolare sembra tendano a sviluppare più ansia e depressione degli uomini, in linea con studi che indicano una maggiore predisposizione della donna a sviluppare tali disturbi. Pur considerando la situazione del tutto eccezionale e complessa che abbiamo vissuto e  stiamo ancora vivendo può essere utile ricordare alcuni comportamenti che possono aiutarci nell’affrontare la notte: 

  • Mantenere una programmazione: anche se in questi giorni non stiamo andando a lavoro o stiamo lavorando da casa e siamo quindi soggetti a ritmi più lenti, è importante organizzare la giornata, pianificando azioni e impegni ben precisi. Molti studi indicano l’importanza della pianificazione e del progettare della mente umana.
  • Ritmi costanti: anche se le ore della giornata e della serata sono inevitabilmente più blande cerchiamo di mantenere stabile l’orario di addormentamento e di risveglio.
  • Evitare di andare a dormire tardi, magari facendo le maratone delle serie TV, fare tardi tutte le notti e svegliarsi tardi al mattino, con il tempo può creare un circolo vizioso in cui si aumenta il rischio di insonnia. Evitiamo inoltre di utilizzare pc e cellulari (Whatapp, Facebook, Instagram ecc..). La luce blu e le onde elettromagnetiche di questi apparecchi disturbano le onde cerebrali, alterando il sonno.
  • Notizie e news: prima di andare a letto cerchiamo di evitare di leggere o ascoltare notizie sul Coronavirus. Concediamoci tali informazioni selezionando fonti attendibili, preferibilmente nelle ore diurne, in modo da assimilare eventuali paure e preoccupazioni.
  • Attività sportiva: durante il pomeriggio facciamo un po’ di esercizio fisico, qualche passeggiata, oltre a produrre endorfine e serotonina, aiuta un buon riposo notturno.
  • Serata rilassante: almeno due ore prima di andare a dormire dedichiamoci ad attività rilassanti, leggere un libro, bere una tisana calda. 
  • Cena leggera: ceniamo sempre alla stessa ora, non consumiamo la cena dopo le 21 e prediligiamo cibi leggeri per facilitare la digestione. Ricordiamoci di non bere sostanze contenenti caffeina o sostanze stimolanti e limitiamo l’uso della nicotina , in particolare nelle ore pomeridiane e serali. 

Sigmund  Freud diceva: “Molte  delle ferite dello spirito che vengono costantemente riaperte durante il giorno sono guarite dal sonno, che le copre e le protegge da nuove offese. L’azione terapeutica del tempo è basata in parte su questo.” 

Se i disturbi del sonno persistono, bisogna capirne  il significato;  le preoccupazioni e le angosce se non trovano un modo per esprimersi consciamente di giorno, lo fanno spesso inconsciamente di notte. Più che reprimerle, bisognerebbe imparare ad ascoltarle.