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La parte migliore di noi

 Fino a quando non hai amato un animale, 

una parte della tua anima sarà sempre senza luce.

(Anatole France)

Il legame che intercorre tra le persone e gli animali da compagnia presenta diverse implicazioni di interesse psicologico, si parla infatti spesso del benessere psicologico, emotivo, affettivo, comunicativo e di responsabilizzazione che tale relazione può comportare. Il rapporto che unisce l’uomo agli animali é di lunga data ed è trasversale alle diverse culture ma è negli ultimi anni che notiamo un aumento significativo di acquisto/adozione di animali da compagnia, dovuta anche ad una maggiore sensibilità delle persone nei confronti degli animali, a cui si attribuisce maggiore intelligenza, sensibilità, emozioni di quanto si ritenesse in passato.Vari studi dimostrano che esiste una base biologica tra l’uomo e gli animali da compagnia che rende possibile il legame reciproco affettivo dato dalla condivisione di strutture cerebrali di meccanismi fisiologici che ne consentono il reciproco scambio affettivo. Fin dagli studi di Levinson degli anni ’70 si è dimostrato che l’interazione con gli animali favorisce in noi umani la capacità relazionale di comprendere gli altri migliorandone l’umore. Prendersi cura di un animale può calmare l’ansia, può trasmettere calore affettivo e aiutare a superare lo stress e la depressione. Gli scienziati ci dicono che la presenza di un animale in molti ambiti può contribuire a regolarizzare il battito cardiaco, abbassare la pressione arteriosa, migliorare l’ossigenazione del sangue, rafforzare il sistema immunitario. Va inoltre detto che tra l’uomo e l’animale si instaura un vero e proprio legame di attaccamento, termine derivante dalla  psicologia, che indica il desiderio di vicinanza reciproca, sicurezza, con conseguente stress alla separazione seguito da comportamenti che cercano di mantenere o ristabilire il contatto con l’altro per dare un senso di sicurezza che deriva proprio dalla presenza dell’altro.  

La maggior parte delle persone considera il proprio animale da compagnia come un membro della famiglia. Tuttavia quando decidiamo di trascorrere una parte della nostra vita con un animale, dobbiamo tenere in conto che avendo una prospettiva di vita inferiore a quella degli esseri umani, sappiamo che trascorreranno con noi solo una parte della nostra vita; e per questo molte persone affronteranno il lutto dei loro animali. Nonostante le differenze individuali, la ricerca suggerisce che per molte persone l’esperienza di lutto per un animale domestico è analoga a quella di perdita di un umano come un parente, un amico o un compagno. Alcuni stringono un legame molto forte, unico e speciale con l’animale domestico, che viene percepito come fonte di amore incondizionato, supporto, conforto, sicurezza e stabilità. La perdita può essere particolarmente dolorosa per quelle persone che si sentono sole e per le quali l’animale rappresenta la fonte principale di amicizia, compagnia e affetto. Tuttavia, quando muore un animale da compagnia, può risultare difficile esprimere apertamente il proprio dolore, si ha paura di non essere compresi, di venire giudicati o derisi, si può avere il timore di essere biasimati per la propria sofferenza. Se  non ci sente capiti ci si può chiudere, ci si può isolare, reprimendo le proprie emozioni, con la conseguenza che l’elaborazione del lutto sarà più difficile e lunga.

É importante dunque parlare con altre persone dell’accaduto, però solo con coloro che pensiamo abbiano una sensibilità ed empatia riguardo a questo aspetto delle sofferenza. La narrazione, ovvero il poter raccontare e condividere con gli altri la propria esperienza, aiuta ad esprimere a far defluire le proprie emozioni; inoltre, aiuta a ridefinire l’accaduto così da poter superare la perdita.

In uno studio pubblicato nel 2003 sulla rivista Professional Psychology: Research and Practice, «molte persone (compresi i proprietari di animali domestici) ritengono che il dolore per la morte di un animale domestico non sia meritevole di tanto riconoscimento quanto la morte di una persona, e sfortunatamente questo tende a inibire le persone nella piena sofferenza per la morte di un animale». Nelle famiglie con bambini, tra l’altro, è possibile che questo sia il primo vero lutto sperimentato dai figli.

Alcune delle reazioni più frequenti associate alla perdita sono:

  • urgente ricerca dell’animale morto;
  • rabbia/irritabilità
  • umore depresso
  • perdita di speranza
  • pianto
  • sensi di colpa
  • ansia
  • sintomi somatici (es. dolore)

In seguito alla perdita di un animale, gli individui provano le stesse reazioni emotive e attraversano fasi simili a quelle descritte in letteratura per la perdita di una persona. Nel processo di elaborazione del lutto solitamente si susseguono una serie di fasi che includono la negazione, la rabbia, la negoziazione, la depressione e, infine, l’accettazione (Kübler-Ross, 1969).

Come affrontare la perdita di un animale domestico? Proviamo ad essere pazienti e comprensivi con noi stessi; concediamoci il tempo del lutto, prendici tutto il tempo necessario per elaborare la perdita; rimuoviamo ciò che appartiene all’animale in modo graduale secondo i nostri tempi; prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri bisogni primari, soprattutto in fase acuta; connettiamoci con altre persone che hanno affrontato una perdita simile; scriviamo e/o condividiamo la storia del nostro animale domestico; recuperiamo i ricordi, le caratteristiche dell’animale, ciò che più ci manca di lui/lei; creiamo un proprio rituale per ricordare l’animale, fare un tributo all’animale; manteniamo intatta la nostra routine; continuiamo a dedicarci agli altri animali domestici vivi, se presenti.

…e loro sono lì a ricordarci con uno sguardo, con un colpo di coda, un miagolio che la vita spesso è più semplice di come noi la viviamo. Gli animali ci insegnano che l’amore è fatto di semplici gesti e attenzioni; che quando ci si impegna bisogna farlo con rispetto, cura, pensiero e cuore. Sicuramente siamo molto più spesso noi a tradirli e deluderli che non viceversa. E quando se ne vanno portano con sé anche un pò della parte migliore di noi. 

Loro sono i professori dell’amore e noi gli eterni allievi. 

Ciao dolce Susy, ciao amata Lilla, per sempre nei nostri cuori ❤️