Per anni ho  aspettato che la mia vita cambiasse,
 invece ora so 
che era lei ad aspettare 
che cambiassi io.
 Fabio Volo

La depressione è un disturbo diffuso tra la popolazione generale e quindi molto ben conosciuto.

Sembra, infatti, che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una frequenza maggiore tra le donne.

Le frequenze negli uomini e nelle donne sono più elevate nel gruppo di età dai 25 ai 44 anni mentre le frequenze sono più basse sia per gli uomini che per le donne oltre i 65 anni.

A tutti è capitato nel corso della propria vita di sentirsi tristi, annoiati, stanchi o demoralizzati e privi di  energia. La tristezza, la demoralizzazione o la stanchezza, infatti, fanno parte della quotidianità. E’ quindi lecito e naturale sentirsi abbattuti  a causa di  vicissitudini che accadono nella vita.

Ma quando l’umore depresso può diventare un problema?

La depressione è un disturbo del “tono dell’umore”. Il tono dell’umore è una funzione psichica importante nell’adattamento al nostro mondo interno ed a quello esterno. Il tono dell’umore può essere flessibile ossia flette verso l’alto quando ci troviamo in situazioni positive e favorevoli, flette invece verso il basso quando ci troviamo in situazioni negative e spiacevoli.

Si parla quindi di depressione,  quando il tono dell’umore perde il suo carattere di flessibilità, si fissa verso il basso e non è più influenzabile dalle situazioni esterne favorevoli. Nella depressione, i pensieri, le percezioni e la visione della realtà sono contraddistinte da aspettative negative. Tutto si colora di nero, tutto diventa sconfitta, impossibilità. Ci si sente senza speranza, mancano le energie fisiche e mentali e la volontà a reagire.

Se si hanno  3/4 sintomi  sotto elencati che  si presentano ogni giorno per due settimane circa o più si dovrebbe considerare l’idea di farsi aiutare

  • Stai mangiando più o meno del solito.
  • Stai dormendo troppo o troppo poco.
  • Ti arrabbi o ti irriti facilmente.
  • Difficoltà a concentrarti.
  • Ti senti apatico difronte attività che un tempo ti davano piacere.
  • Ti senti senza valore, irrilevante e/o inutile.
  • Ti senti molto preoccupato.
  • Hai pensieri di morte.
  • Provi stati d’ansia e/o attacchi di panico. Si tratta di una costante sensazione di panico accompagnata da pensieri ossessivi con la presenza di sintomi fisici come tachicardia, sudorazione eccessiva, e problemi di sonno.
  • Livelli bassi di energia: letargia, apatia, una stanchezza cronica.
  • Presenti vari dolori e disturbi fisici: mal di testa, problemi di stomaco, al collo e mal di schiena, anche nausea.

Constatare di avere un umore depresso, non passeggero, che perdura nel tempo e che non consente lo scorrere normale del vivere quotidiano è una grande passo per chi sta soffrendo. Nei casi in cui si è portatori di un disagio depressivo è necessario rivolgersi ad un esperto che possa valutarne l’intensità e riconoscere i possibili fattori che lo hanno scatenato, per poter quindi stabilire un corretto percorso terapeutico.  Può essere necessario in alcuni casi, associare all’intervento psicoterapeutico un intervento farmacologico, per superare la fase acuta del disagio. Molte ricerche psicologiche, infatti, evidenziano che soprattutto nelle depressioni più severe o quelle accompagnate da stati ansiosi la combinazione terapeutica di farmaci e psicoterapia sembra avere l’efficacia maggiore e più duratura nel tempo.