Settembre andiamo. É tempo di cambiare!

L’Estate che non apprezzammo

Tanto facili erano i suoi tesori

Ci istruisce ora che se ne sta andando

E il riconoscimento è tardo

Emily Dickinson

Le giornate si accorciano, il sole caldo cede il passo a un’ aria più lieve, l’estate inizia a scivolare via, velocemente. Il verde si trasforma in colori che si infiammano,ed esplodono in tutte le sue tonalità. La natura puntuale si presenta con la sua rassicurante ciclicità. Con l’avvicinarsi dell’autunno, ritornano, come ogni anno i buoni propositi per l’inverno che ci attende. La fine dell’estate per molte persone porta con sé sentimenti contrastanti, tristezza e nostalgia per le vacanze appena concluse, preoccupazione e malumore per il rientro nella vita frenetica di tutti i giorni e allo stesso tempo nuovi progetti che ora posseggono nuova linfa e hanno desiderio di essere realizzati.
Ho sempre pensato che la maggioranza delle persone ( io sono una tra queste) seguano più un calendario scolastico che solare. La fine dell’estate racchiude un caleidoscopio di emozioni, tristezza ed entusiasmo. Questo periodo dell’anno mi riporta a molto tempo fa, all’attesa di tutto ciò che riguardava la scuola: il profumo dei libri, la scelta del diario, le cartelline colorate, i quaderni, le penne e le gomme profumate. E negli anni a seguire, la voglia di rivedere i compagne e le amiche per raccontarsi dell’estate appena conclusa. C’era un’atmosfera frizzante, piena di entusiasmo e possibilità; in fin di conti avevi tutto “l’anno” davanti. Sì, l’estate finiva, però quante cose ci attendevano.
Le emozioni che ci attraversano oggi sono così diverse? I progetti i che si fanno al rientro dalle vacanze sono spesso l’espressione di un desiderio di rinnovamento e di cambiamento. Quante volte le persone decidono proprio in questo periodo di cominciare a mettersi a dieta, di iscriversi finalmente in palestra, di uscire prima dall’ufficio di, prendersi più tempo e cura per se stessi? Molti di questi propositi sono destinati a fallire perché il cambiamento di abitudini e stili di vita è un processo decisionale complesso composto di varie fasi. Non bisogna solo desiderare il cambiamento, ma avere intenzioni e motivazioni che consentano di metterlo in atto e mantenerlo nel tempo; è inoltre importante considerare la personale percezione di autoefficacia (la convinzione, nelle proprie capacità, di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che s’incontreranno, A. Bandura, 1986), il rapporto costi-benefici e gli effettivi risultati raggiunti in termini di aderenza alle attese iniziali.
Anche se alcuni di questi progetti non si realizzeranno del tutto o saranno posticipati o forse mai intrapresi, sono stimoli, nutrimenti che spingono a guardare avanti, a desiderare, a tendere verso un qualcosa. Tutto ciò che ci muove verso qualcosa, produce un desiderio e citando le parole di Casimiro De Brito: “Non può appassire ciò che fiorisce di desiderio”.